Il mare, governato da venti e correnti, artefice e depositario di miti e leggende.
Il custode di molte paure, di misteri, ma soprattutto del generarsi e perpetuarsi della vita.
Non assurgo alle vette di Hilmann, mi contento delle a me più note colline di Vernes: “Mobilis in mobile”
Amo il capitano Nemo e navigo con alterne fortune, i mari di questa vita.
Il mare. Non l’acqua.
Il mare. Ma non la superficie. Il mondo che sta sotto. Un altro mondo.
Perchè seppur battuto da venti, agitato dalle onde, placato, nell’assenza della brezza, il mare regala metafore che dipingono come appariamo.
Ma sono le sue profondità quelle che ci somigliano. Più di tutto. I suoi misteri. La vita che esplode anche a migliaia di metri di profondità, in assenza di luce, sotto pressioni incredibili.
Noi siamo anche così.
Eppure quella superficie mobile, quelle increspature sono una certezza che riappacifica. Una certezza dolce e infinita.
Il mare…moto impegnato a non cessare mai. Anche quando sembra tutto immobile come paralizzato dalla freschezza della mattina…E’ li’ che segna il passo al cadenzare del tempo…milioni di tempi fa.
Ciao Melogrande
Sempre il mare, uomo libero, amerai!
Perché il mare è il tuo specchio; tu contempli
nell’infinito svolgersi dell’onda
l’anima tua, e un abisso è il tuo spirito
non meno amaro.
E’ esattamente l’ immagine che avevo in mente, Orsa*
E tu naturalmente lo sapevi.
Grazie
:*
natural MENTE 🙂
…col tuo permesso aggiorno il post…
ancora non l’hai fatto..? :)))
a kiss:*
ipnotico
Il mare e l’identità, un bel parallelo, mi piace, farebbe gola ad Hilmann.
Un saluto melogrande (me ne vado per un paio di settimane e: non ho resistito… ho fatto un nuovo post.. ((:)
Il riferimento ad Hillman non sai quanto mi faccia piacere, Hannah, l’ incontro con i suoi libri e’ stato molto importante per me.
Vado a vedere da te. Buone vacanze.
e cosa rappresenta il mare se non il movimento continuo senza mutamento?
il mare è spesso protagonista in quello che scrivo…forse perchè ci sono nata…
belle parole le tue…
Grazie, maipersempre, anche per me il mare è luogo natale, anche se da molto tempo me ne sono allontanato.
Il mare, governato da venti e correnti, artefice e depositario di miti e leggende.
Il custode di molte paure, di misteri, ma soprattutto del generarsi e perpetuarsi della vita.
Non assurgo alle vette di Hilmann, mi contento delle a me più note colline di Vernes: “Mobilis in mobile”
Amo il capitano Nemo e navigo con alterne fortune, i mari di questa vita.
Cape, mi sa che faresti pure la tua figura, nei panni del Capitano Nemo, un po’ stile Caccia a Ottobre Rosso …
Marko Ramius ?
E perché no !
Il mare. Non l’acqua.
Il mare. Ma non la superficie. Il mondo che sta sotto. Un altro mondo.
Perchè seppur battuto da venti, agitato dalle onde, placato, nell’assenza della brezza, il mare regala metafore che dipingono come appariamo.
Ma sono le sue profondità quelle che ci somigliano. Più di tutto. I suoi misteri. La vita che esplode anche a migliaia di metri di profondità, in assenza di luce, sotto pressioni incredibili.
Noi siamo anche così.
Eppure quella superficie mobile, quelle increspature sono una certezza che riappacifica. Una certezza dolce e infinita.
LaPoetessaRossa
Il mare…moto impegnato a non cessare mai. Anche quando sembra tutto immobile come paralizzato dalla freschezza della mattina…E’ li’ che segna il passo al cadenzare del tempo…milioni di tempi fa.
Ciao Melogrande
Sempre il mare, uomo libero, amerai!
Perché il mare è il tuo specchio; tu contempli
nell’infinito svolgersi dell’onda
l’anima tua, e un abisso è il tuo spirito
non meno amaro.
Charles Baudelaire, 1857