Il peso delle cose

zaino

"Explain the change, the difference between
What you want and what you need, there’s the key."
R.E.M. – I believe

 

“Con lo zaino pieno a Santiago non ci arrivi”.
Lo dice con l’ aria calma di chi enuncia una legge di natura, con la confidenza di chi il cammino di Santiago l’ ha percorso più di una volta,e sa di cosa parla.
“Fanno tutti lo stesso errore, l’ ho fatto anch’ io. Riempiono lo zaino come se si trattasse di una gita in montagna. Ma la gita in montagna dura una giornata e non c’è da preoccuparsi se arrivati a sera fanno male i piedi, le gambe, le spalle, l’ indomani o al massimo il giorno dopo il male passerà. Ma il cammino di Santiago non è la stessa cosa, l’ indomani ti devi alzare e rimetterti a camminare, per tutto il giorno, tutti i giorni per settimane. Il dolore si accumula e cresce e ben presto ti rendi conto che in questo modo non arriverai alla fine, e che c’è solo una cosa che puoi fare. Alleggerirti.”
 
Difficile sfuggire alla tentazione di vederci una metafora, in questa osservazione che un vero viaggio ti consente di arrivare fino in fondo solo lasciando indietro i pesi.
Eppure sembra che l’ interpretazione sia nelle cose, e nulla si debba aggiungere o forzare.
 
“Il cammino di Santiago ti cambia. Qualunque sia il motivo che ti spinge a metterti in marcia, fede, sfida, noia, curiosità, comunque quando arrivi, se arrivi, sei una persona diversa.”
E come ci arrivi ?
Alleggerito.
Scarico.
Avendo imparato a fare a meno di quasi tutto.
Avendo capito di quanto poco hai bisogno in realtà.
 
Il fatto è che possedere le cose è un istinto. Una cosa piace, e la si vuole.
A volte persino soltanto per toglierla agli altri, magari.
Mettere da parte, cumulare, accatastare, riempire borse e zaini.
Possesso.
Ma le cose possedute si vendicano in modo sottile.
Possedendo a loro volta.
 
Perché tutto ciò che entra nella vita, persone, cose, animali reclama attenzione e cura.
Una casa va in rovina. Una pianta inaridisce. Un animale si ammala. Una macchina si rompe. Occorre nutrire, tenere pulito, concimare, innaffiare, restaurare, cercare.
Serve “manutenzione”, serve “tenere in mano” tutto. Serve tempo, per tutto.
E più sono le cose ficcate nello zaino, maggiore è la quantità di tempo necessaria alla loro manutenzione.
Tempo da sottrarre ad altre cose.
Tempo da sottrarre alla vita.
 
È un paradosso: per vivere intensamente uno si circonda di cose, che possiede, o almeno così si illude che sia. Nella realtà non è vero niente, sono semmai le cose che possiedono, e pretendono, e annaffia le piante e porta fuori il cane e aggiusta la porta del box e la macchina deve fare la revisione.
 
Al servizio delle cose possedute, in schiavitù, a non vivere più per volere troppo vivere, in mezzo a mille cose desiderate senza averne davvero bisogno.
Grandi pesi sulle spalle come zaini di pietra cumulati in una vita di collezionismo insano.
Pezzi pregiati e pezzi inutili, tenuti però tutti, con la indimostrabile pretesa che un giorno, chissà, vedrai.
Pezzi da curare crescere accudire, pezzi che prendono senza dare.
 
Trascinando pesi non si arriva a Santiago.
 
 

6 commenti su “Il peso delle cose

  1. utente anonimo ha detto:

    Non si parte neanche, trascinando pesi.Non si prepara neanche lo zaino.

  2. capehorn ha detto:

    A volte prepari lo zaino e si si parte, ma non si vuole arrivare a Santiago.
    Si vuole solo partire e andare.
    A volte prepari lo zaino, ma a Santiago non arrivi, per le troppe cose che hai voluto e che, saggie parole, pretendono che tu segui la loro vita, dimenticando la tua.
    A volte prepari lo zaino e a Santiago ci arrivi.
    Portando te stesso e quello che ti ha permesso di arrivare.
    Peccato che alla fine non puoi più ricominciare un’altro viaggio, per gustare l’esperienza del primo.
    Peccato.

  3. melogrande ha detto:

    Eh, già, Cape.
    Conviene farselo durare, il viaggio, come Ulisse…

    Quando ti metterai in viaggio per Itaca
    devi augurarti che la strada sia lunga
    fertile in avventure e in esperienze.
    I Lestrigoni e i Ciclopi
    o la furia di Nettuno non temere,
    non sarà questo il genere d’incontri
    se il pensiero resta alto e il sentimento
    fermo guida il tuo spirito e il tuo corpo.
    In Ciclopi e Lestrigoni, no certo
    né nell’irato Nettuno incapperai
    se non li porti dentro
    se l’anima non te li mette contro.

    Devi augurarti che la strada sia lunga
    che i mattini d’estate siano tanti
    quando nei porti – finalmente e con che gioia –
    toccherai terra tu per la prima volta:
    negli empori fenici indugia e acquista
    madreperle coralli ebano e ambre
    tutta merce fina, anche aromi
    penetranti d’ogni sorta, più aromi
    inebrianti che puoi,
    va in molte città egizie
    impara una quantità di cose dai dotti.

    Sempre devi avere in mente Itaca
    – raggiungerla sia il pensiero costante.
    Soprattutto, non affrettare il viaggio;
    fa che duri a lungo,per anni, e che da vecchio
    metta piede sull’isola, tu, ricco
    dei tesori accumulati per strada
    senza aspettarti ricchezze da Itaca.

    Itaca ti ha dato il bel viaggio,
    senza di lei mai ti saresti messo
    in viaggio: che cos’altro ti aspetti?

    E se la trovi povera, non per questo Itaca ti avrà deluso.
    Fatto ormai savio, con tutta la tua esperienza addosso
    Già tu avrai capito ciò che Itaca vuole significare.

  4. chiccama ha detto:

    il mio zaino è sempre vuoto, e sempre sono pronta al viaggio
    ma il mio cuore è pieno, come la mia mente, di immagini, di pensieri e di emozioni…che porto con me e che raccolgo durante le tappe del viaggio..

    non sono ancora arrivata a Santiago … e non so neppure se ci arriverò ma il desiderio di continuare il viaggio non l’ho perso…

    gran bel pezzo Francesco!
    chicca

  5. utente anonimo ha detto:

    Prepari lo zaino e parti.
    Lo prepari con cura, attento a non dimenticare tutte le cose che pensi ti serviranno, ci vuoi mettere proprio tutto. Scoprirai solo più tardi che hai dimenticato proprio le cose che più ti servirebbero.
    Altre volte prepari lo zaino senza pensarci troppo, prendi con te solo poche cose. E magari scoprirai che c’è tutto ciò che ti serve per il viaggio. E forse capirai quali sono le cose davvero importanti per il tuo viaggio.
    Saranno cose e persone, gesti, esperienze, amicizie, amori, ricordi, emozioni, lacrime, sorrisi, parole.
    Ed allora si che arriverai a Santiago.
    Buen Camino!

    hesse

  6. melogrande ha detto:

    Riempire il cuore e la mente, non lo zaino. E’ quello il segreto. Mi piacerebbe riuscirci davvero…

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